Dopo Dick Marty e Diego Scacchi, scende in campo anche l'ex Consigliera di Stato: "Al Ticino serve sintesi equilibrata"
BELLINZONA - Il soccorso radicale al PS prende sempre più corpo settimana dopo settimana. Dopo le parole di Dick Marty e di Diego Scacchi, ora è addirittura l’ex Consigliera di Stato Laura Sadis a schierarsi pubblicamente a favore del mantenimento del seggio socialista in Governo.
Una situazione paradossale e delicatissima per il PLR, che ha impostato tutta la sua campagna elettorale scegliendo, con l’obbiettivo del raddoppio nell’Esecutivo, di “attaccare” proprio il seggio attualmente occupato da Manuele Bertoli. Del resto, numeri alla mano, quella è l’unica poltrona realisticamente contendibile, dopo la lista unica Lega-UDC che ha blindato i seggi di Norman Gobbi e Claudio Zali.
Ma torniamo a Laura Sadis. Intervistata dalla Regione l’ex ministra usa parole chiare sul tema: ”Non ritengo auspicabile che il Partito socialista perda il proprio seggio in Consiglio di Stato. (…) In Ticino si vota con un sistema proporzionale puro e, di conseguenza, credo che un rappresentante di un partito con la storia e la cultura politica del PS sia qualcosa di positivo. In questo modo si ha una sintesi equilibrata – non annacquata, equilibrata – di quella che, con questo sistema elettorale, diventa una lettura del Paese”.
Ancor più esplicito, se possibile, il passaggio successivo dell’intervista al quotidiano bellinzonese. Il rischio che il PS perda il seggio, afferma Sadis, “potrebbe portare a una riflessione ponderata da parte non solo degli aderenti al Partito socialista, ma a tutti i simpatizzanti d’area. Nel senso che la consapevolezza di questa possibilità potrebbe portare le persone di area, prima di cambiare idea e mettere una crocetta altrove, a dare un voto di scheda ai socialisti. Portando quindi un effetto positivo sulla tenuta del Ps stesso”.