Il deputato PPD ci scirve una lettera aperta sui social per rispondere all'articolo pubblicato ieri su Liberatv, in cui abbiamo espresso le nostre critiche sulla gestione in Ticino dell'emergenze
Cari Marco e Andrea,
vi stimo molto per il vostro lavoro, lo sapete!
Ma questa volta non posso non esprimere incredulità per come con il vostro articolo (leggi qui) siete riusciti a capovolgere realtà e responsabilità. È da giorni che vi limitate a fomentare paure e insinuate dubbi sulle decisioni che vengono prese dalle autorità trascurando una più corretta cronaca giornalistica. Lo sappiamo, sulle posizioni del Governo cantonale non vi è totale certezza scientifica, ma non hanno neppure certezza scientifica le posizioni opposte! Il governo faticosamente sta cercando di mantenere l’attenzione della popolazione proponendo misure anche gravi e severe che limitano le libertà personali ma che cercano di essere commisurate e ponderate.
Purtroppo da parte vostra e di altri vostri colleghi, anziché cercare di aiutare in questa difficile operazione le autorità proponendo un corretto dibattito e magari, perché no, segnalando puntualmente situazioni che dimostrano che non tutta la popolazione è cosciente del momento grave e si comporta in maniera sconsiderata, continuate a dare voce unicamente a chi la pensa diversamente facendo credere che i ministri si stiano cocciutamente mantenendo su posizioni che non hanno nessuna razionalità.
La libertà di espressione è sacrosanta anche in questi momenti, ma visto che proprio con questi atteggiamenti avete contribuito a minare la fiducia nelle autorità (che comunque e per fortuna parecchie persone ancora hanno) mi sembra strano vedervi ora chiedere al Governo di presentare le sue scuse ed impegnarsi a ristabilire la fiducia della popolazione.
Siamo ancora in tempo per ritornare a riconoscere l’importanza di seguire chi ha il compito di gestire questo difficile momento e anche per rivedere le modalità di comunicazione adottate (magari mandando anche massaggi positivi) per aiutare nella ricostruzione della fiducia da voi auspicata.
Un caro saluto,
Lorenzo Jelmini