"Non mi sembra il momento di fare polemiche, ma una cosa voglio dirla chiaramente: esigiamo rispetto. Bisogna misurare sempre le parole e le azioni. Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto allora sappia che non resteremo immobili", scrive
ROMA - Dopo Zaia, Presidente della Regione Veneto, a esplodere è Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri italiano. Non ci stanno a veder trattare i loro connazionali come appestati e ad avere paesi esteri che non vogliono consentire l'accesso di cittadini italiani o dare ai propri la possibilità di visitarla.
Secondo le indiscrezioni sul decreto che sarà ufficializzato probabilmente oggi, dovrebbe venir dato il via libera alla circolazione fra regioni, senza obbligo di quarantena per chi entra dai Paesi Schengen (dunque anche dalla Svizzera) e dalla Gran Bretagna. Ciò non esclude, come aveva detto Gobbi, un'eventuale quarantena al rientro in Svizzera.
Comunque, Di Maio si fa sentire sui social: "In questi giorni ne ho sentite davvero tante sull’Italia. Non mi sembra il momento di fare polemiche, ma una cosa voglio dirla chiaramente: esigiamo rispetto. Bisogna misurare sempre le parole e le azioni. Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto allora sappia che non resteremo immobili", scrive.
"La pazienza ha un limite. E per carità, capisco anche la competizione tra singoli Stati, è legittima, a patto però che sia sana e leale. Perché c’è un dato che rivendico con orgoglio: l’Italia è bella, unica, ha delle meraviglie pazzesche, delle spiagge fantastiche. E molto probabilmente non ha rivali. Adesso sul tema della riapertura dei confini serve una risposta europea, perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue. E crolla l’Europa", sentenzia.
Nei prossimi giorni si recherà in Germania, Slovenia e Grecia, prima riceverà il Ministro degli Esteri francese. "In questi incontri spiegherò ai miei colleghi che l’Italia dal 15 giugno è pronta a ricevere turisti stranieri e che agiremo con la massima trasparenza. La situazione interna, tutti i dati sui contagi, saranno sempre pubblici. Spiegherò loro che non accettiamo black list e che noi non abbiamo nulla da nascondere, anzi. Abbiamo sempre agito con responsabilità e trasparenza e continueremo a farlo. Ma proprio per questo, appunto, ci aspettiamo rispetto".