Huldrych Günthard esorta il Consiglio Federale a chiedere l'aiuto di protezione civile o esercito se manca il personale in grado di garantire il richiamo del vaccino, che va somministrato anche ai giovani
BERNA - La terza dose del vaccino anti Covid per gli anziani arriva troppo tardi, almeno in Svizzera. Ne è convinto l’infettivologo zurighese Huldrych Günthard, interpellato in un‘intervista dal SonntagsZeitung.
"È incomprensibile che i cantoni non facciano di tutto per somministrare ora e non entro la fine di dicembre la dose di richiamo alle persone anziane e vulnerabili". A suo avviso, gli over 65 dovrebbero aver già ricevuto il richiamo.
Il booster va fatto anche ai giovani, prosegue. Oppure, il rischio è finire come l'Austria, la cui politica sanitaria, con il lockdown dapprima solo per i non vaccinati, poi per tutti e da febbraio l'obbligo vaccinale.
Günthard esorta il Consiglio Federale a muoversi, con misure efficaci. Se non ci fosse abbastanza personale per la dose di richiamo, dovrebbe coinvolgere l’esercito o la protezione civile. Ma deve fare in fretta