Dovrà rispondere di ripetuta violenza carnale e ripetuta coazione sessuale, consumata o tentata e rischia tra i due e i cinque anni di carcere
LUGANO - Il funzionario del Dipartimento sanità e socialità finito sotto inchiesta negli scorsi mesi per presunti abusi sessuali è stato rinviato a giudizio dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. Lo ha anticipato questa sera la RSI. Non alle Correzionali ma alle Assise Criminali dovrà rispondere di ripetuta violenza carnale e ripetuta coazione sessuale, consumata o tentata e rischia tra i due e i cinque anni di carcere. L’imputato è difeso dall’avvocato Niccolò Giovanettina e respinge le accuse. Le vittime sarebbero tre.