CRONACA
La ragazza licenziata per il video di insulti alla polizia di Lugano, scrive al comandante Roberto Torrente: "Il mio un atto imperdonabile. Sono mortificata"
E adesso che la tempesta è passata ci si dovrebbe chiedere se il licenziamento in tronco sia una misura proporzionata alla gravità (innegabile) del suo atto…
TiPress/Alessandro Crinari
Correlati

CRONACA

Frontaliera licenziata, il segretario UIL Frontalieri: "Scelta di pessimo gusto. L'azienda avrebbe potuto accettare le scuse"

03 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, il segretario UIL Frontalieri: "Scelta di pessimo gusto. L'azienda avrebbe potuto accettare le scuse"

03 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, la donna chiede scusa: "Sono stata un'ignorante. Era un anno che subivo torti e ingiustizie"

01 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, la donna chiede scusa: "Sono stata un'ignorante. Era un anno che subivo torti e ingiustizie"

01 DICEMBRE 2018
CRONACA

Insulti fatali per la frontaliera protagonista dello sfogo social contro gli svizzeri: licenziata dal datore di lavoro. Il responsabile: "Decisione doverosa"

30 NOVEMBRE 2018
CRONACA

Insulti fatali per la frontaliera protagonista dello sfogo social contro gli svizzeri: licenziata dal datore di lavoro. Il responsabile: "Decisione doverosa"

30 NOVEMBRE 2018

La storia di S, la giovane italiana licenziata in tronco dell’azienda per cui lavorava da quasi un anno dopo aver pubblicato un video in cui sbroccava contro la polizia per una multa di posteggio presa a Lugano, conferma quanto possano essere insidiosi i social.

Nel video definiva gli "sbirri svizzeri come la peggior categoria esistente, in quanto ignoranti e razzisti". Insomma, dopo essersi trovata la multa sul parabrezza le è partito l’embolo.

Quel video, pubblicato da S. sulla sua pagina “privata” di Instagram, è stato postato giovedì scorso da qualcuno su Youtube e poi su Facebook e quel punto è diventato virale e ha scatenato il pandemonio. D’altra parte, quando su Instagam hai qualcosa come duemila followers non puoi pensare che le cose che pubblichi restino “tra di noi”.

La ragazza, che è ingegnere gestionale, e non è frontaliera ma titolare di un permesso B, si è scusata e amaramente pentita.

"Amo la Svizzera, mi sento in debito per avermi dato un lavoro che amo – ha scritto -. Mi vergogno delle mie parole. Stanotte non ho chiuso occhio tanto è il senso di colpa che provo. Sono mortificata e non so come rimediare a un gesto del genere. Mi sono fatta prendere dalla rabbia dopo aver visto la multa. Non riuscivo ad ammettere che la responsabilità era solo mia. Non ho mai pensato quelle parole. Vorrei sotterrarmi, ma chiedo umilmente scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dalle mie parole".

Ma il pentimento e le scuse non sono bastate ad evitarle il licenziamento in tronco.

“Anche nell'interesse dei nostri clienti del settore finanziario, è nostro dovere agire contro comportamenti inaccettabili – ha dichiarato il portavoce della ditta al portale ticinolibero -. Questo è stato il caso, purtroppo, considerando che una collaborazione basata sulla fiducia non era più possibile”.

Adesso S. è una ragazza distrutta. E la conclusione più semplice sarebbe quella del proverbio “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

Di certo, con quel video S. potrebbe vincere l’award della stupidità 2018. Anche perché le sue parole sono il contraltare anti-svizzero del becerume anti-italiano che domina sui social. Roba brutta, da spazzatura.

Ma adesso che la tempesta è passata ci si dovrebbe chiedere se non sarebbe stato sufficiente un ammonimento o una sospensione temporanea da parte dell’azienda, con relativa comunicazione pubblica. Ci si dovrebbe chiedere, insomma, se il licenziamento in tronco di questa ragazza sia una misura proporzionata alla gravità (innegabile) del suo atto. O se non sia invece una punizione troppo severa.

 

Oggi S. ha indirizzato le sue scuse anche al comandante della Polizia di Lugano, Roberto Torrente: “Con questa lettera – ha scritto – vorrei porgere le mie più sentite scuse (anche se il mio atto è imperdonabile) a tutto il corpo di Polizia che lei rappresenta”.

Poi spiega le circostanze che hanno scatenato in lei “tanta rabbia da accecarmi”, “affinchè io possa in qualche modo far valere questo mio gesto di redenzione”.

Nella lettera scrive che quando posteggia a Lugano, nella via in cui risiede a casa di un’amica, più volte ha trovato insulti sul parabrezza “molto pesanti e contro la mia nazionalità” e che ha pure subito danni alla sua auto, che ha targhe italiane. Dice di aver preso altre multe e di averle pagate, ma di aver notato che altre auto che posteggiavano in quell’area non autorizzata non venivano multate. E conclude: “Egregio comandante, mi creda, sono veramente mortificata per quanto è successo e non so come potermi scusare. Spero che voi possiate capire e perdonarmi”.

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

CRONACA

Frontaliera licenziata, il segretario UIL Frontalieri: "Scelta di pessimo gusto. L'azienda avrebbe potuto accettare le scuse"

03 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, il segretario UIL Frontalieri: "Scelta di pessimo gusto. L'azienda avrebbe potuto accettare le scuse"

03 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, la donna chiede scusa: "Sono stata un'ignorante. Era un anno che subivo torti e ingiustizie"

01 DICEMBRE 2018
CRONACA

Frontaliera licenziata, la donna chiede scusa: "Sono stata un'ignorante. Era un anno che subivo torti e ingiustizie"

01 DICEMBRE 2018
CRONACA

Insulti fatali per la frontaliera protagonista dello sfogo social contro gli svizzeri: licenziata dal datore di lavoro. Il responsabile: "Decisione doverosa"

30 NOVEMBRE 2018
CRONACA

Insulti fatali per la frontaliera protagonista dello sfogo social contro gli svizzeri: licenziata dal datore di lavoro. Il responsabile: "Decisione doverosa"

30 NOVEMBRE 2018
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Roberto Torrente: "Se non fosse scappato, non sarebbe successo nulla”"

CRONACA

Urla, insulti, spinte e calci alla stazione di Mendrisio: il video della rissa tra adolescenti placata dall’intervento degli agenti della polizia cantonale

CRONACA

I poliziotti e la minorenne... Una brutta storia di relazioni pericolose. Un agente della Comunale di Lugano sospeso dal servizio per aver fatto guidare la sua ragazza sedicenne... Ma lei chiama in causa anche un graduato nel frattempo nominato ai vertici

CRONACA

Riforma della polizia, avanti tutta: ecco l'organizzazione futura Cantonale-comunali. Ma lo scoglio è il numero minimo di agenti...

CRONACA

Decapitati i vertici della Polizia di Collina d'Oro: mentre il vicecomandante, sotto inchiesta, è sospeso dal servizio, si dimette il comandante, Marco Urbani. A questo punto la domanda è: ha ancora senso questa organizzazione campanilistica e parcellizza

POLITICA E POTERE

Michele Bertini: "Sui radar Eolo Alberti ha ragione da vendere. A Lugano puntiamo su una polizia friendly"

In Vetrina

LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il futuro della Lega

13 GENNAIO 2025
ANALISI

Un fantasma chiamato centrosinistra

13 GENNAIO 2025
ENIGMA

L'estrema destra avanza. Dobbiamo averne paura?

12 GENNAIO 2025