Il presidente dell'Unione ciclistica europea: "Va bene che sono candidato alle federali, ma siamo a livelli assurdi e si è perso il senso della misura"
*Dal profilo Facebook di Rocco Cattaneo
RSI, quando l'embargo diventa censura. Siamo a livelli assurdi e si è perso il senso della misura. Oggi pomeriggio una troupe della RSI è venuta a intervistare Jerome Traglia, direttore del Campionato Europeo di BMX Freestyle e valido per la qualifica alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 che si terrà nel fine settimana sulla nuova pista di Cadenazzo.
Posso capire che per questioni di par condicio io non venga intervistato, essendo candidato alle elezioni federali del 20 ottobre. Ma arrivare addirittura a imporre all’intervistato, cioè a Traglia, il divieto di pronunciare il mio nome non sta in cielo né in terra. Di sicuro non ho organizzato questa manifestazione per farmi campagna elettorale, ma perché amo il ciclismo nelle sue molteplici forme da una vita.
Sta di fatto che sono promotore della nuova pista, realizzata di fronte al centro pacchi della Posta. Sta di fatto che sono presidente dell’Unione ciclistica europea. Arrivare a imporre il divieto di nominarmi è qualcosa che puzza di censura!
*Consigliere Nazionale PLR