Venti sindaci e sindacati in coro: "I frontalieri sono la spina dorsale del Ticino. La decisione ci lascia sgomenti per i riflessi negativi"
CONFINE – "Riaprite il valico di Bizzarone”. È quanto chiedono alla Svizzera venti sindaci e sindacati dei paesi di confine. “Noi sindaci delle zone di confine – si legge nel testo – viviamo con estrema apprensione questa emergenza sanitaria. Lo stato in cui si trovano molti nostri cittadini frontalieri ci costringe a prendere una posizione”.
E ancora: “Già molti valichi minori erano stati chiusi con il risultato di creare code chilometriche, ma la decisione di chiudere il valico di Bizzarone lascia tutti noi sgomenti per i riflessi negativi che sta avendo su tanti frontalieri impegnati a garantire la continuità dei servizi in Ticino. Pensiamo in prima battuta ai tanti medici e infermieri italiani impegnati a dare senza sosta assistenza sanitaria ai cittadini svizzeri, pensiamo a tutti quei lavoratori impegnati a garantire l’apertura, il funzionamento e la sicurezza delle tante aziende produttive ancora oggi funzionanti”.
Sindaci e sindacati chiedono inoltre che “la Svizzera valuti concretamente la sospensione di ogni attività, ad esclusione di quelle necessarie all’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione. I frontalieri e gli italiani sono la spina dorsale del Ticino e non possiamo accettare siano trattati in questo modo”.