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Tanta roba questa mattina a Liscio e Macchiato, con il direttore del Federalista Claudio Mesoniat.
La consigliera di Stato Marina Carobbio rompe il silenzio per la prima volta dopo la sua elezione in Governo. Lo fa in un’opinione pubblicata dalla Regione, dove parla del “rischio di uno Stato non più capace di garantire servizio pubblico, attrattività dei posti di lavoro, prestazioni e servizi alle cittadine e ai cittadini”.
Sempre sulla Regione lo storico Andrea Ghiringhelli parla delle due anime del PLR, che “oggi è poco liberale e molto liberista”. E si chiede: “Ma dove è finita l’anima sociale, pubblica e interclassista del partito? Come riaprire il dialogo con l’elettorato liquido? Come diventare propositivo e profilato?”. Risposta: “Che si dibatta con vigore recuperando le “anime” cancellate dal pensiero unico”.
E ancora sulla Regione, il presidente dell’UDC Piero Marchesi parla del futuro della coalizione di centro destra con la Lega: “I nostri parlamentari a Berna non temono di dire ciò che pensano anche quando si tratta di messaggi difesi dai nostri consiglieri federali”. In Ticino, invece, nessun partito di governo muove delle critiche al proprio consigliere di Stato, perché è percepito come una sorta di vilipendio alle istituzioni”. Poi la sferzata ai cugini leghisti: "È inutile dire di voler essere più ‘barricaderi’ per poi due settimane dopo fare l’esatto contrario (…). Ora servono capitani coraggiosi, non marinai d’acqua dolce”.
E ancora: la lettera inviata ieri dall’Associazione dei Comuni alla Commissione parlamentare Gestione e finanze contro il compromesso sulla riforma fiscale che dovrebbe essere approvato questa mattina: “No a un risanamento delle finanze cantonali a nostre spese”, è in sostanza il messaggio.
Parliamo poi del presunto “piano segreto” di cui riferisce il Blick per far fuori Ignazio Cassis dal Consiglio federale: un piano dietro il quale ci sarebbe il presidente nazionale del Centro Gherard Pfister. Fantapolitica o c’è qualcosa di vero?
Sempre a livello nazionale, la NZZ parla dell’avanzata nel Partito socialista della generazione rampante che vorrebbe conquistare un seggio in Consiglio federale, riferendosi in particolare al candidato Jon Pult.
Chiudiamo con una pillola di gossip: l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona dà della bugiarda a Ilary Blasi, protagonista del documentario “Unica” su Netflix e racconta a modo suo questa storia di corna: Francesco Totti amava da morire Ilary ma l’ha sempre tradita. Dovendogli tutto, lei lo ha sempre perdonato. Ma poi Ilary ha cominciato a tradire Totti, il quale, avendo una concezione patriarcale della relazione, una volta scoperto il tradimento non è riuscito ad accettarlo e ha consacrato la storia con Noemi Bocchi.