Ecco il testo con il quale il capogruppo UDC si è scusato oggi in Gran Consiglio con il ministro Bertoli
Egregio signor Consigliere di Stato, caro Manuele,
ho atteso oggi il momento giusto e il posto adatto per scusarmi con lei se il mio articolo di mercoledì scorso l’ha in qualche modo ferita direttamente o indirettamente. Mi dispiace. Ho scritto in buona fede, non era nelle mie intenzioni offendere lei o altre persone, e in lunghi anni di politica, come ben sa, non è mai stato il mio stile.
Ho atteso perché ritengo che la sede giusta per esprimermi sia qui, in Parlamento. Un deputato eletto, deve risolvere le situazioni con decoro e trasparenza nella sede adeguata; davanti alle colleghe e ai colleghi deputati e non sbraitando né sui media né a colpi di messaggini; sono fatto alla vecchia ma per me è così.
Un tema definito da molti come “tabù” anche se solo sfiorato, non doveva finire in un articolo di giornale in periodo elettorale; non doveva essere trattato in modo approssimativo, en passant, in un paio di frasi con significato forzatamente riduttivo; ma soprattutto, mi scuso, perché la tematica che mi sta a cuore da molto tempo, e continuerà ad esserlo, prima dovevo trattarla, per la sua importanza, delicatezza e serietà, discretamente e bilateralmente con il diretto interessato.
Sergio Morisoli, capogruppo UDC in Gran Consiglio