Il consigliere nazionale: "Tra 10-20 anni la rete stradale regionale sarà completamente bloccata a causa dell'aumento fisiologico del traffico negli orari di punta"
BERNA/TICINO – La Commissione dei trasporti e il Consiglio Federale dicono sì a un corridoio autostradale sotterraneo per togliere il traffico dalle strade cantonali e comunali del Mendrisiotto. Il Governo ha appoggiare la proposta formulata da Marco Romano, che sulla propria pagina Facebook scrive: "Smettiamola di fare i fondamentalisti, oggi ogni giorno 53mila automobili escono dall'autostrada e intasano le strade verso Arzo, Ligornetto, San Pietro, Gaggiolo, Brusata e Marcetto. Queste strade servono alla mobilità locale. Chi transita deve restare in autostrada e per fare ciò che serve un primo passo eliminando l'attuale vecchia strada del Gaggiolo".
Nell'atto parlamentare, Romano sostiene che "è indiscutibile che il progetto ripreso dal Cantone sia obsoleto e irrealizzabile. Tuttavia, esso riguarda un asse stradale (N-S) internazionale che conduce a un valico di frontiera e che causa già molto traffico in zone residenziali. Il prolungamento dell'autostrada sino al confine dovrebbe rimanere un'opzione valida per le future generazioni. Lo studio per la realizzazione di un corridoio dovrebbe esaminare principalmente i possibili scenari. L'idea che nei prossimi 70 anni l'unico collegamento autostradale verso l'Italia rimanga l'attuale A2 è preoccupante. Con 80 000 frontalieri, la situazione stradale nella regione del Mendrisiotto è già critica (strade nazionali, cantonali e comunali). Tra 10-20 anni la rete stradale regionale sarà completamente bloccata a causa dell'aumento fisiologico del traffico negli orari di punta".
E ancora: "Per affrontare al meglio il futuro sono necessarie una visione e una strategia integrate in materia di infrastrutture (a livello nazionale, cantonale e regionale) al fine di separare il traffico in transito da quello locale e regionale. La qualità della vita in tale territorio dipende da questo. Le argomentazioni addotte nel messaggio sono fuorvianti: sul versante italiano è stata costruita una "semiautostrada" fino a poco prima del confine svizzero e la linea ferroviaria è un valido complemento (meno di 5000 passeggeri al giorno), ma non una vera e propria alternativa".
Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del Consiglio Federale che si è detto "consapevole del fatto che la viabilità sulla A2 è a periodi particolarmente intensa all'altezza del valico di frontiera a Chiasso e che di conseguenza si verificano spesso spostamenti indesiderati verso la rete viaria secondaria. Alla luce di questo, l'Esecutivo è disposto a condurre a medio termine uno studio per la realizzazione di un corridoio per il tratto Stabio-Gaggiolo".