Il Consiglio di amministrazione dell’Agenzia turistica ticinese, vale a dire di TicinoTurismo, è tornato a discutere oggi per l’ennesima volta il “caso Frapolli”
BELLINZONA – Il Consiglio di amministrazione dell’Agenzia turistica ticinese, vale a dire di TicinoTurismo, è tornato a discutere oggi per l’ennesima volta il “caso Frapolli”. La candidatura del direttore nella lista pipidina per il Consiglio di Stato fa discutere da settimane dentro e fuori il CdA dell’Agenzia ed è diventata una sorta di tormentone.
Oggi, alla luce dell’ufficializzazione della candidatura di Frapolli da parte del Comitato cantonale del PPD e dell’annuncio delle sue dimissioni dalla carica di direttore è stata messa su bianco la “soluzione finale”.
Che in sostanza è questa: Frapolli continuerà a lavorare fino al 7 dicembre per garantire il trapasso dei dossier a chi assumerà la direzione ad interim, poi consumerà le sue vacanza arretrate e, infine, una volta calcolato a quante settimane ammontano, prenderà un congedo non pagato fino alle elezioni cantonali del prossimo aprile.
Una volta archiviate le elezioni si vedrà. In teoria, sottratte le vacanze che gli spettano, Frapolli dovrebbe lavorare ancora i mesi previsti dal contratto in caso di disdetta. Ma in pratica è molto probabile che su questo punto tra lui e i vertici dell’Agenzia turistica venga concordata una soluzione diversa.