Il Direttore del DSS dopo la decisione di non luogo a procedere del Procuratore Generale Andrea Pagani: "Sono stato coerente fin dall'inizio senza mai cambiare traiettoria"
BELLINZONA – "Nessuna corruzione". Ha deciso così il Procuratore Generale Andrea Pagani in merito all'inchiesta Argo1. Un'inchiesta che – lo ricordiamo – ruotava intorno all'ipotesi di reato di natura corruttiva e contro i doveri di ufficio. Il PG ha prospettato un'emanazione di un decreto di abbandono nei confronti dei due ex funzionari del DSS Claudio Botti e Renato Scheurer, così come per gli ex dirigenti della ditta di sicurezza Marco Sansonetti e Davide Grillo.
La decisione di Pagani è stata accolta "con grande sollievo" dal Direttore del DSS Paolo Beltraminelli, che al Corriere del Ticino ha dichiarato "di aver vissuto 21 mesi con un duplice stato d'animo. È come se mi fossi liberato di un macigno enorme".
"Da un lato – continua – la quasi serenità, in quanto avrei ritenuto scioccanti e sorprendenti eventuali conferme nel senso delle ipotesi avanzate. Dall'altro con la spada di Damocle sopra la testa".
Al quotidiano Beltraminelli parla anche dei due suoi ex collaboratori. "Sono stato accusato di aver difeso troppo i miei collaboratori. Non si è trattato di una difesa di ufficio. Credo di aver agito come debba agire una persona delle grandi responsabilità".
Paolo Beltraminelli si dice felice di "essere stato coerente fin dall'inizio, senza mai cambiare traiettoria. Il tempo mi ha dato ragione riguardo al fatto che le verifiche effettuate hanno sempre portato a risposte rassicuranti".
Il Direttore del DSS non vuole sottrarsi alle responsabilità, ma ci tiene a fare chiarezza. "Sono – conclude al Cdt – stati fatti degli errori, è vero. Ma senza malafede né vantaggi personali occulti".