I democentristi colgono l'occasione dell'annunciato corteo del 29 maggio per dire la sua su come stanno lavorando Cantone e Comune: "Un'inerzia generale che non comprendiamo e non condividiamo assolutamente"
LUGANO - Gli autogestiti del Molino stanno organizzando un corteo contro lo sgombero (che potrebbe anche essere questione di giorni, è stato spiegato come la decisione sarà della Polizia) per sabato della prossima settimana, il 29 maggio. Il ritrovo è fissato per le 15 in Piazza Riforma. L'UDC si dice già preoccupato.
I suoi rappresentanti sono convinti che sarà "l’ennesima manifestazione che finirà inesorabilmente con atti di vandalismo su proprietà pubbliche e private o peggio di violenza verso chi è chiamato a far rispettare l’ordine pubblico. Per l’UDC tutto ciò è totalmente inaccettabile".
La sezione critica la gestione della situazione. "Mentre il Cantone seguita a fare ciò che ha sempre fatto nell’ultimo ventennio: lavarsene le mani, il Municipio si sta perdendo in cavilli e procedure in merito al paventato sgombero. Un’inerzia generale che non comprendiamo e non condividiamo assolutamente. Inoltre, parrebbe che il Municipio abbia sul tavolo delle proposte di sede alternative all’ex Macello per gli autogestiti del CSOA, sedi ubicate sempre a Lugano", che "per l’UDC e una buona parte della cittadinanza ciò è assolutamente fuori discussione. Gli ex molinari, con i fatti dell’8 marzo scorso hanno superato ogni limite e vanno allontanati dalla Città di Lugano. Cercare ancora il dialogo con un gruppo sordo nei confronti di
tutto ciò che odora di “istituzione”, e che non ha il ben che minimo rispetto nei confronti delle Autorità e della cittadinanza, è solo una colossale perdita di tempo".
Il partito dice che "sapeva fin dall’inizio che passate le elezioni non si sarebbe più mosso nulla o peggio avrebbero trovato loro una sistemazione alternativa sempre a Lugano", motivo per cui è stata lanciata l’iniziativa popolare comunale “Adéss Basta!” – NO a un’autogestione al di sopra della legge. "È ora di soluzioni definitive in merito all’autogestione, è ora che a decidere siano i cittadini".