I sindaci dei comuni ticinesi molto scettici sulla proposta di abbassamento del moltiplicatore cantonale proposto dal ministro delle finanze. Ecco perché....
BELLINZONA - Oltre alla contrarietà di una parte del mondo politico, in particolare i partiti della sinistra, gli sgravi fiscali che Christian Vitta intende mettere sul tavolo, dovranno superare un altro scoglio, forse ancora più duro. Parliamo dei comuni. Comuni che appaiono molto scettici sulla proposta del ministro delle finanze di tagliare del 5% il moltiplicatore cantonale.
Il Corriere del Ticino ha pubblicato oggi un’interessantissima inchiesta, raccogliendo l’opinione rappresentativa di alcuni sindaci. Il quotidiano ha sentito i capi degli esecutivi di comuni del sopra come del sotto Ceneri. Comuni importanti, e di diverso colore politico, come Massagno, Collina d’Oro, Lugano, Balerna, Riviera, Ascona….
L’obbiezione di fondo è una: prima di procedere con gli sgravi bisognerebbe alleggerire i comuni che, con il loro contributo finanziario, hanno dato un apporto pesante e decisivo per il risanamento delle finanze cantonali.
Ecco, in sintesi, alcune delle opinioni raccolte dal CdT. Sabrina Romelli (sindaco di Collina d’Oro): “I comuni hanno pagato senza far storie anche perché era importante avere un Cantone sano, ma a questo punto i contributi vanno rivisti”. Luca Pagani (sindaco di Balerna): “Di principio credo che lo Stato non debba mettere le mani nelle tasche dei cittadini più di quanto necessario per svolgere correttamente i propri compiti. Ma come sindaco credo sia da fare un altro tipo di ragionamento: revocare quegli oneri che sono stati accollati dal Cantone ai Comuni nell’ambito del risanamento delle finanze cantonali”. Luca Pissoglio (sindaco di Ancona): “Abbassare il moltiplicatore cantonale quando i Comuni tirano la cinghia e il Cantone fa degli utili è fuori posto”. Raffaele De Rosa (sindaco di Riviera): “Se la riduzione del moltiplicatore cantonale fosse confermata, andrebbero previste delle misure in campo sociale a favore dei Comuni”.
Insomma, con questo clima, Christian Vitta - e con lui Governo e Parlamento - dovranno muoversi con grande cautela. La chiara impressione è che, senza qualche misura compensatoria a favore degli Enti locali, sarà molto dura per gli sgravi fiscali del Consigliere di Stato PLR arrivare a meta.