Sul caso di Locarno, dopo Giuseppe Cotti e Alessandro Speziali, interviene con un duro commento il presidente di GastroTicino
LOCARNO – Un ricorso per eccessivi rumori ha indotto il Festival del film, con il beneplacito, suo malgrado, del Municipio di Locarno, a cancellare con un colpo di spugna il City Garden, che negli ultimi anni è stato uno dei luoghi cult della rassegna. Dopo il responsabile del Dicastero cultura, Giuseppe Cotti, e il consigliere comunale di Minusio Alessandro Speziali, interviene anche il presidente di GastroTicino Massimo Suter, che è anche membro del CdA di TicinoTurismo, nonchè candidato al Gran Consiglio per il PLR. E commentando la notizia di liberatv su Facebook ci va giù pesante:
“Ritorno su questo ultimo caso di distorsione demenziale dei diritti legislativi in un Cantone dove si spendono milioni dei contribuenti per la promozione territoriale-culturale e soprattutto del tempo libero e si permette che un manipolo di sociopatici demenziali abbiano la possibilità di rovinare, anzi vietare, la festa a tutti?!?
Ricordiamo i casi delle fontane sul lago a Lugano, stakeholder di una città intera, oppure sempre a Lugano la soppressione dei posteggi moto sul lungolago, esempi dove anche la quotidianità e la promozione turistica vengono prese di mira!
Immaginate un inquilino del nuovo quartiere della Resega o un abitante di Ambri che ricorrono contro i canti e le esternazioni di gioia dei tifosi di hockey... Avremmo degli stadi muti?!? Paradossalmente sarebbe possibile.
Sono quindi dell’avviso che prossimamente il mondo politico si chini su questa assurdità giuridica e che cerchi in tutti i modi di tarpare le ali a questi egocentrici che vivono solo di Schadenfreude”.