Per gli ecologisti il Ticino è un Cantone sempre più polarizzato con proposte "accattivanti ma spesso poco lungimiranti", quando invece servono "risposte concrete e efficaci nel tempo a problemi reali"
RIVA SAN VITALE - "Un’unione storica e coraggiosa che mira a meglio rappresentare nel Consiglio di Stato le diverse sfaccettature della popolazione ticinese", così i Verdi definiscono la lista congiunta con il PS, che presenterà due rappresentanti socialisti (Marina Varobbio e Yannick Demaria), due Verdi (Samantha Bourgoin e Nara Valsangiacomo) e uno della società civile (Boas Erez). Oggi a Riva San Vitale si è tenuta l'assemblea straordinaria dei Verdi, che ha dato il via libera definitivo alla congiunzione.
"In un Cantone sempre più polarizzato dove proposte accattivanti ma spesso poco lungimiranti vengono appoggiate dalle forze politiche di centro e di destra è necessario proporre un’alternativa forte che possa includere e rappresentare tutte le persone che vogliono delle riposte concrete ed efficaci nel tempo ai problemi reali come disparità salariali, basso potere d’acquisto, esasperazione dei ritmi di lavoro a scapito della salute, sicurezza dell’approvvigionamento di energia rinnovabile e di acqua, isole di calore, dissesti idrogeologici, solo per fare qualche esempio", si legge nel comunicato riassuntivo della riunione.
In merito a Bourgoin e Valsangiacomo, si tratta di "due candidature dalle ottime competenze complementari che permettono di proporre una lista unitaria in grado di rappresentare tutta la popolazione su diversi piani quali ad esempio quello di genere, generazionale, geografico e culturale".
L’assemblea ha infine avuto l’occasione di conoscere la Consigliera nazionale ginevrina Delphine Klopfenstein Broggini che ha presentato l’Iniziativa per un Fondo per il clima lanciata a livello federale dai Verdi e dal PS. Un’iniziativa che prevede che ogni anno si investa tra lo 0,5% e l’1% del PIL nella svolta ecologica della Svizzera.