Lo ha detto l'agenzia Bloomberg, per ora UBS non ha nè confermato nè smentito le voci. I tagli avverebbero in tre fasi, una delle quali già a luglio, e sarebbero colpite in particolare le sedi di New York, Londra e di alcune città asiatiche
BERNA - In tanti temevano che l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS avrebbe significato una perdita signficativa di posti di lavoro fra i dipendenti della banca acquistata. Per ora erano state solo voci, adesso c'è la (triste) conferma: rischia di essere un bagno di sangue.
A dirlo è l'agenzia Bloomberg, che stima come le persone che verranno licenziate saranno circa il 30% della forza lavoro. Si parla di un totale di circa 35mila impieghi.
Saranno maggiormente colpite alcune sedi, si parla di Londra, New York e alcune città asiatiche.
I licenziamenti avverrebbero in tre fasi: la prima a luglio, quindi tra pochi giorni, le altre in autunno.
UBS per ora non ha preso posizione in merito alle voci diffuse da Bloomberg.