La tassa approvata nel 2016 è ancora ferma al Tribunale federale che deve pronunciarsi sui ricorsi inoltrati da aziende e privati
CHIASSO – Il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, parlando al convegno cantonale sulla mobilità, svoltosi a Chiasso, ha annunciato che il Cantone è pronto a rinuncia al prelievo retroattivo della tassa di collegamento, nell’ipotesi in cui entrasse in vigore. Lo scrive il Corriere del Ticino.
La tassa venne approvata nel 2016 dalla maggioranza degli elettori ticinesi ma è ancora ferma al Tribunale federale che deve pronunciarsi sui ricorsi inoltrati da aziende e privati. Sollecitato in merito, Zali osserva: “Non abbiamo indicazioni su un possibile sblocco del dossier, ma il Governo sta portando avanti delle riflessioni sul tema della retroattività della tassa anche qualora ci venisse accordata. In tal senso, come Consiglio di Stato ci siamo chiesti se avesse senso, oggi, andare a chiedere questi soldi in arretrato. E dal mio punto di vista la risposta è no. Chi in questi anni ha versato l’importo magari si è disincentivato, fatto sta che anche se ricevesse indietro i soldi difficilmente cambierebbe idea. Per quello che sarebbe invece il contraccolpo sulle casse cantonali non ho timori: abbiamo vissuto fino ad oggi senza gli introiti della tassa e potremo continuare a farlo”.